Il Monte Guglielmo
Curiosità e sentieri della montagna più amata dai bresciani
È la montagna più amata e visitata dai bresciani. Il suo massiccio si riconosce da ogni angolo della pianura. Per molti è stata la prima cima raggiunta e per tanti escursionisti ogni anno è un appuntamento immancabile: è il Monte Guglielmo, per tutti noi il Gölem.
Situato tra la Val Trompia e il Lago d'Iseo, deve la sua popolarità soprattutto al facile accesso dei suoi sentieri che consentono di arrivare ai quasi 2000mt di quota e godere di un panorama eccezionale a pochi chilometri dalla città.
Il nome "Guglielmo" è un errore di italianizzazione
Il termine originario in lingua lombarda Gölem deriva dal latino culmen, cioè "culmine" a significare la sommità della montagna. Il toponimo "Guglielmo" è da considerarsi quindi un errore di traduzione che non ha alcuna relazione con il nome proprio di persona.
Il punto più alto non è il monumento al Redentore
Solitamente tutte le escursioni finiscono sulla Cima di Castel Bertino (1948mt) considerata la cima del Guglielmo per la presenza del famoso monumento. In verità la massima elevazione si raggiunge sul vicino Dosso Pedalta (1957mt); il punto è segnalato da un semplice "omino" di pietre.
All'inaugurazione del monumento al Redentore parteciparono 10.000 persone
Per consacrare l'inizio del XX secolo, si decise di erigere un monumento per ogni regione d'Italia su montagne di indubbio interesse. Per la Lombardia l'incarico venne affidato al politico cattolico e appassionato di montagna Giorgio Montini che scelse il Monte Guglielmo. L'inaugurazione avvenne il 24 agosto 1902 con una messa celebrata dal vescovo di Brescia alla presenza di diecimila fedeli. Tra i chierichetti quel giorno c'era anche uno dei figli di Montini, di nome Giovanni Battista, il futuro Papa Paolo VI.
Un bell'articolo apparso sul numero 124 dell'Adamello (il periodico del CAI di Brescia) ripercorre tutte le vicende legate alla costruzione del monumento e le sue successive modifiche.
Si può segnalare il proprio arrivo in cima tramite un contapersone
A fianco del monumento, vicino alla statua di Paolo VI, è stato installato nel 2016 un rilevatore di presenze. Come funziona: ogni escursionista (a piedi, in bici o con gli sci) che raggiunge la cima schiaccia un bottone che "certifica" il suo arrivo. Il Giornale di Brescia riferisce che dal 2016 al 2019 sono state rilevate ben 100.000 salite.
Nel 2008 si è svolta la Giornata Mondiale della Gioventù
Tra il 18 e il 19 luglio del 2008, circa 2000 giovani provenienti da tutta la Lombardia, sono saliti sul Monte Guglielmo per una veglia di preghiera in collegamento con la GMG di Sydney. L'ascesa è avvenuta di notte, partendo dall'ingresso di Zone e passando per il Rifugio Croce di Marone. Un percorso lungo, faticoso e insolito ma necessario per garantire il supporto e la sicurezza di tutti i ragazzi, i più arrivati senza l'adeguato abbigliamento per il cammino (scarpe sneaker ovviamente slacciate!) e per la notte. Noi FPL eravamo presenti sotto la guida del mitico Don Angelo Marchetti, zonese doc. Dopo aver seguito la veglia e dormito nei pressi della Malga Guglielmo di Sopra, ci siamo incamminati verso la cima per la messa conclusiva.
L'Alpinata in Gölem
Ogni estate la sezione Alpini di Brescia organizza un'adunata per ricordare gli amici "andati avanti". Dal 2002 è un appuntamento fisso che si svolge con qualsiasi condizione meteorologica, a sottolineare lo spirito irriducibile degli alpini.
Sono numerosi e ben segnalati i sentieri che permettono di arrivare al Rifugio Almici, situato proprio sotto la cima, e quindi alla vetta del Monte Guglielmo. Vi proponiamo i principali con il link alla nostra recensione. I percorsi si possono effettuare tutto l'anno; nella stagione invernale va prestata la massima attenzione, ma è con la neve che il Guglielmo offre il meglio di sé.
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Dal Rifugio Croce di Marone: prima di entrare nel paese di Zone, si prende sulla destra la strada che porta al Rifugio Croce di Marone, dove è presente un parcheggio. Seguendo il sentiero 3V, si percorre la strada sterrata che passa da Malga Guglielmo di Sotto e poi Malga Guglielmo di Sopra e infine al Rifugio Almici. Da qui in 10/15 minuti si raggiunge la cima.
Dislivello: 780mt
Tempo salita: 2.00h
Recensione: Monte Guglielmo da Croce di Marone
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Da Pezzoro: si sale il versante Nord-Est dalla Val Trompia. Superato il Rifugio CAI Valtrompia, ottimo per il pranzo al ritorno, si raggiunge Malga Pontagna. Poi si sale ripidamente a Malga Stalletti Alta e si prosegue per il crestone erboso fino allo strappo finale che porta alla cima.
Dislivello: 1030mt
Tempo salita: 2.30h
Recensione: Monte Guglielmo da Pezzoro
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Da Caregno: sentiero sul versante Sud-Est, dalla Val Trompia. Si aggira il Monte Bifo e si sale in costa fino al Passo dei Sabbioni. Si raggiungono infine le due malghe Stalletti e poi la cima.
Dislivello: 950mt
Tempo salita: 3.00h
Recensione: Monte Guglielmo da Caregno
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Da Passabocche (Pisogne): percorso dal dislivello contenuto ma che regala molte soddisfazioni. Si sale dal versante Nord, passando per il Rifugio Medelet e faticosamente si raggiunge Punta Caravina, ottimo punto panoramico. Si prosegue poi ampia cresta fino al Dosso Pedalta.
Dislivello: 650mt
Tempo salita: 2.00h
Recensione: Monte Guglielmo da Passabocche
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Da Zone (Bosco degli gnomi): versante Ovest. Dal cimitero di Zone, si raggiunge l'incantevole bosco con le statue di legno. Procedendo sulla mulattiera si raggiunge Malga Palmarusso e infine molto ripidamente al Rifugio Almici.
Dislivello: 1250mt
Tempo salita: 3.30h
Recensione: Monte Guglielmo da Zone
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Da Inzino : partenza dalla Valle di Inzino seguendo il percorso del torrente Re. Giro lungo e faticoso per escursionisti ben allenati.
Dislivello: 1500mt
Tempo salita: 4.00h
Recensione: Monte Guglielmo e Punta Almana da Inzino