Descrizione
EscursionismoRisalendo la Valcamonica, alla rotonda di Forno Allione svolto a sinistra seguendo le indicazioni per il Passo del Vivione. Percorro tutta la lunga e stretta stradina fino a raggiungere il passo con l'omonimo rifugio, dove parcheggio (1827mt).
Mi incammino lungo il sentiero 416 con indicazioni per il Rifugio Tagliaferri, una stradina sterrata pianeggiante che dopo circa 10 minuti, nelle vicinanze di una malga, diviene sentiero e comincia a farmi guadagnare quota.
Dopo 40 minuti su comodo sentiero raggiungo il Lago di Valbona (2055mt), che aggiro con un semicerchio verso destra.
La traccia riprende a salire, puntando verso ovest, su un sentiero più stretto e scomodo, in alcuni tratti anche leggermente esposto verso la conca del lago. Alcuni passaggi sono attrezzati con catene.
Terminato questo tratto mi ritrovo in un pianoro che mi conduce agevolmente fino al Passo del Gatto (2415mt, 1.30h dalla partenza).
Dopo il passo il sentiero perde leggermente quota, un centinaio di metri circa, fino a raggiungere due laghetti. Svolto a destra, lasciando il 416, e riprendo a salire in direzione del Passo del Sellerino che raggiungo seguendo i pochi segni biancorossi ed alcuni ometti (2.00h, 2409mt).
Alla mia destra parte la cresta verso l'omonimo monte, io invece salgo a sinistra, lungo la cresta che mi condurrà in vetta. La salita non è segnata, se non da qualche raro ometto, quindi con un'arrampicata mai troppo difficile seguo il percorso che mi permette di evitare alcuni tratti esposti. Dopo 2.30h sono finalmente in cima, dove mi aspetta una piccola croce metallica.
Per la discesa ripercorro lo stesso sentiero della salita, facendo attenzione nel tratto tra la cima ed il Passo Sellerino.
In 2 ore sono di nuovo alla macchina.
Scheda tecnica
22/08/2021
Passo del Vivione (BG)
2590mt
EE
(Vai a legenda)760mt
Salita: 2.30h
Totale: 4.30h
Matteo
Note
Il nome Monte tre confini (o Venerocolo) è dovuto alla sua posizione geografica, infatti è posto sul confine di tre province: Brescia, Bergamo e Sondrio. Ottima escursione per fuggire dal "traffico" dei sentieri di altre mete più blasonate. L'unica compagnia che ho avuto durante la salita è stata quella di un gruppo di camosci. Nella salita lungo la cresta finale è consigliabile mantenere il lato sinistro della cresta, che risulta meno esposto. Il lago di Valbona potrebbe essere una buona meta per chi volesse farsi una gita veloce e poco impegnativa.