Descrizione
FerratePer inaugurare al meglio il mese delle ferrate, OTTOBRE, decidiamo di partire in quinta con l’ascensione del Corno di Grevo per la ferrata Arosio, considerata una delle vie ferrate più difficili e impegnative dell’arco alpino.
Punto di partenza è la località Malga Lincino, 1600mt, alla fine della strada carreggiabile della Val Adamè. Partiti la mattina presto tra nuvole basse che ci ricordano le tipiche giornate nebbiose della nostra bassa, attraverso un piacevole sentiero, prima nel bosco e poi su prati, superiamo il gradone che si erge davanti al parcheggio di malga Lincino. In 50 minuti siamo al Rifugio Lissone a 2020mt. Qui si apre l’incantevole Val Adamè, dalla caratteristica fisionomia, frutto del millenario modellamento dell’ormai ritirato ghiacciaio. Anche il tempo sembra assisterci: l’iniziale nebbia si dissolve oltre i 2000 metri, lasciandoci intravedere le catene montuose che circondano la valle, tra cui anche la nostra meta di oggi, il Corno di Grevo.
Proseguendo oltre il rifugio, il sentiero ad un primo bivio prosegue a sinistra, lasciando sulla destra il sentiero N° 1, poi ad un secondo bivio devia sempre a sinistra direzione Passo Forcel Rosso. In circa 1.10h dal rifugio siamo a quota 2350mt, alla base della lunga cresta ovest, punto di partenza della via ferrata.
La via ferrata si sviluppa sulla frastagliata cresta ovest, da quota 2350mt fino praticamente alla cima. Alterna numerosi tratti sul ripido e sottile filo di cresta, traversi piani o leggermente in salita, pareti verticali, passaggi in camini. La via è ottimamente attrezzata, l’esposizione è sempre massima e costante, non ci sono praticamente tratti di sentiero. I passaggi impegnativi e tecnici sono numerosissimi, anche se la roccia si presenta sempra ben compatta e solo in alcuni casi priva di appigli. Per il superamento del tratto attrezzato impieghiamo 2 ore e mezza, alla fine del quale l’ultima breve parte di cresta non attrezzata ci conduce in vetta, a 2867mt. Dalla cima, raggiunta con grande soddisfazione, possiamo ammirare le cime circostanti, in particolare Adamello, Bernina e Disgrazia, mentre i fondovalli sono coperti da ovattate e candide nuvole basse.
La via di ritorno non segue la cresta ovest come la salita, ma compie un semicerchio in senso orario, svalicando in Val di Fumo, per poi ritornare, attraverso il Passo Forcel Rosso, in val Adamè e quindi verso il rifugio Lissone.
Il primo tratto di discesa è abbastanza verticale e ancora attrezzato; raggiunto poi il versante della Val Di Fumo, il sentiero è praticamente un lungo traverso fino al passo Forcel Rosso. Da qui, lungo il ripido canalone ghiaioso, si scende velocemente al rifugio Lissone, e proseguendo, fino a Malga Lincino, che raggiungiamo in 2.30h dalla cima, dove termina la nostra fantastica giornata.
Scheda tecnica
01/10/2021
Malga Lincino, Saviore (BS)
2867mt
D
(Vai a legenda)1267mt
Salita: 4.30h
Totale: 7.00h
Scarponi, imbrago, kit ferrata, caschetto
FabioEdoardoNicola
Note
Via ferrata molto impegnativa, esposta e tecnica, in ambiente grandioso di alta montagna. Durante le due ore e mezza di scalata la concentrazione e l’attenzione deve essere massima, vista l’esposizione sempre costante della via. Nel complesso ascensione veramente appagante, sia per la via ferrata che in generale per l’ambiente tosto che si attraversa. Consigliabile solo ad alpinisti con una certa esperienza su roccia, vista la difficoltà di molti passaggi.