Descrizione
AlpinismoRaggiungiamo il Rifugio Berni (2541mt) in macchina, salendo per la panoramica strada che porta al Passo Gavia. Facciamo una breve ricognizione del sentiero che ci aspetta l'indomani; poi subito a cena e a dormire, non prima però di aver chiesto informazioni a rifugisti circa le condizioni del percorso.
Alle ore 4:40 siamo già sul sentiero 41. La torcia frontale illumina il cammino fino al Ponte dell'Amicizia (0.30h) che attraversiamo. Fin qui non abbiamo fatto dislivello, anzi siamo scesi qualche metro rispetto al rifugio. I primi raggi di sole sbucano dalla corona delle 13 cime e ammiriamo la vedretta del Dosegù.
Manteniamo la destra e iniziamo a salire su ripido sentiero (sempre ben segnalato) detritico fino a un laghetto. Proseguiamo seguendo gli ometti alternando alcuni risalti su neve fino ad arrivare alla base del ghiacciaio.
La neve è bella compatta e proseguiamo senza legarci, lasciandoci sulla sinistra la cresta sud-ovest che ospita il Bivacco Seveso.
Aggirato un costone di roccia indossiamo i ramponi e iniziamo un ultimo ripido strappo su neve che ci porta alle corde fisse, poste per aiutare la risalita su roccia liscia dal nevaio alla cresta.
Il primo tratto di corde è ancora sotto la neve; rimangono pochi metri che affrontiamo con attenzione.
La cresta è piuttosto agevole e in pochi minuti siamo alla grande cima di vetta (3594mt, 4.00h dalla partenza con tutta calma).
Siamo tra i primi ad arrivare in vetta e ci godiamo la pace e il panorama che la limpida giornata ci regala: il Bernina, l'imponente Gran Zebrù tutte le 13 cime e a sud tutto il gruppo dell'Adamello.
Per il ritorno percorriamo lo stesso tragitto della salita, prestando particolare attenzione alle corde fisse e ai tratti in discesa su neve che affrontiamo con ramponi e piccozza.