Descrizione
AlpinismoLa meta di giornata è la regina delle Dolomiti, la Marmolada, e più precisamente la cima Punta Penia, la più alta di tutte le Dolomiti.
Arrivando in macchina dalla Val di Fassa saliamo lungo la strada per il Passo Fedaia, Raggiunto l'omonimo lago, attraversiamo l'imponente diga e, superata la stazione di partenza della ormai dismessa bidonvia dei Fiacconi, lasciamo l'auto nel parcheggio sterrato nelle vicinanze del rifugio Cima Undici (2100mt).
Alle 4 e 20, frontali accese, ci incamminiamo seguendo i segni biancorossi del sentiero 606. In 45 minuti siamo alla forcella Col del Bous (2438mt) ed in altri 30 raggiungiamo il rifugio Pian dei Fiacconi (2626mt), o almeno quello che ne resta. Purtroppo durante l'inverno è stato distrutto da una valanga.
Proseguiamo dietro il rifugio sempre in direzione sud, puntando la lingua di ghiacciaio che scende tra Punta Rocca e Punta Penia, Lasciamo alla nostra sinistra il rifugio Capanna al Ghiacciaio (2700mt) ed arriviamo alla base della prima parete del ghiacciaio (2750mt). Indossiamo tutta l'attrezzatura e ci leghiamo in cordata.
Lo stato del ghiacciaio è ottimo: c'è ancora molta neve e si vedono solo alcune zone di ghiaccio vivo, ma fuori dalla traccia.
La linea è molto marcata e si sviluppa inizialmente sul lato sinistro del ghiacciaio; superata la rampa iniziale, spiana leggermente per poi riprendere a salire per una seconda rampa. Poi si gira verso destra in direzione dell'evidente intaglio che risale la parete rocciosa prima della cresta finale.
Raggiunte le roccette, senza il problema della crepaccia terminale, indossiamo il kit da ferrata. Scegliamo di slegarci e di togliere i ramponi per risalire il tratto attrezzato nel canale, completamente sgombero di neve. In pochi minuti di arrampicata, mai troppo difficile, siamo alla fine della ferratina. Calzati di nuovo i ramponi e piccozza alla mano, percorriamo gli ultimi 100m della cresta Schena de Mul che ci separano dalla croce.
Alle 8.30 siamo in vetta (3343mt), preceduti solo da un gruppo salito dalla ferrata della cresta Ovest. Il sole bacia tutta la Marmolada, la soddisfazione è grandissima; unico rammarico è il mancato panorama sulle vicine cime dolomitiche, tutte coperte da grossi nuvoloni.
Dopo la foto di rito ed un veloce spuntino decidiamo di scendere.
Prima però ci spostiamo di pochi metri fino al rifugio Capanna Punta Penia per ammirare la struttura, con zaino ancora in spalle e tavoli liberi, veniamo purtroppo cacciati in malo modo perché non intenzionati a consumare nulla.
Per la discesa seguiamo lo stesso itinerario della salita, oltre alle difficoltà del percorso, alcuni problemi possono nascere dalle numerose cordate impegnate nella salita sia nel tratto attrezzato sia lungo il ghiacciaio. Nonostante gli ingorghi ed i cambi di assetto in 3.00h circa siamo di nuovo alla macchina.
Qui https://youtu.be/SB1Y0iwhZx4 potete trovare il link al video che racconta la storia del primo rifugio delle Dolomiti scavato nella roccia.
Scheda tecnica
10/07/2021
Lago di Fedaia (TN)
3343mt
PD-
(Vai a legenda)1250mt
Salita: 4.15h
Totale: 7.15h
Ramponi, piccozza, caschetto, corda, imbrago, kit ferrata + chiodi da ghiaccio in caso di salita con ghiaccio vivo
MatteoLucaStefano
Note
Bellissima ascensione dalla via normale che risale il versante nord della Marmolada, via da alta montagna più che dolomitica, mista rocce e ghiaccio. Abbiamo trovato il ghiacciaio in ottime condizioni, solo un paio di piccoli crepacci lungo la traccia; ghiacciaio da affrontare comunque con molta attenzione vista la sicura presenza di molti ampi crepacci più visibili a stagione inoltrata. Lungo la salita sul ghiacciaio è ben visibile, sulla parete rocciosa ovest, il più antico rifugio delle Dolomiti, un buco scavato nella roccia a 3100m nel lontano 1875, appena sopra il ghiacciaio. Il ricovero si trova ora invece ad 80m di altezza rispetto all'attuale ghiacciaio, impressionante pensare di quanto si sia ritirato in questi 146 anni. Per poter partire così presto, abbiamo pernottato al bellissimo Rifugio Capanna Bill (un hotel).