Descrizione
EscursionismoAppena entrati nell'abitato di Borno, svoltiamo a destra in località Navertino e lasciamo la macchina nei pressi della Chiesa di San Fiorino.
Ci incamminiamo sulla strada fino al Ristorante Navertino (10 minuti) e proseguendo su strada cementata arriviamo alle Pendici del Monte Arano (1488mt). Il panorama si apre sugli ampi verdi prati e scorgiamo la nostra meta.
Proseguiamo su strada sterrata in falsopiano fino alla Malga Moren e poco più sopra alla Chiesetta degli Alpini (1.30h).
Dopo una breve sosta, seguiamo il sentiero dietro la chiesetta fino ad un laghetto usato come abbeveratoio. Qui lasciamo la traccia e risaliamo tutto il costone, senza un tragitto obbligato. Questo tratto è veramente ripido e scomodo, ci lascia senza fiato.
A circa 2300mt finisce il prato e inizia la cresta di roccia (3.00h dalla partenza).
Indossiamo il caschetto, molto consigliato, ma decidiamo di non legarci anche se abbiamo la corda nello zaino. La via parte con un bel salto verticale di qualche metro dove è presente un cordino come aiuto (da qui il nome della via). Ci sono sempre buoni appigli per mani e piedi e la roccia è ottima.
Si continua con vari sali-scendi e un paio di aggiramenti a cui prestare attenzione. Dopo circa 0.45h sbuchiamo sull'anticima (ometto di pietre) e quindi alla croce di vetta.
Purtroppo la nuvole basse a nord non ci permettono di godere del panorama, facciamo fatica a distingure il Pizzo Camino!
A sud invece si apre tutta la valle e rimaniamo un po' a riposare sulla cima, soddisfatti della via salita!
Nel ritorno seguiamo la via normale (vedi http://www.freddoperilletto.it/uscite/cima-moren) prestando attenzione all'erba e alla terra umida.
Incrociamo il sentiero di salita poco sopra la chiesetta degli alpini, nei pressi della pozza d'acqua.
Continuiamo la discesa per stesso percorso dell'andata fino alla macchina (3.00h dalla vetta).
Scheda tecnica
02/06/2022
Navertino, Borno (BS)
2418mt
EEA
(Vai a legenda)1400mt
Salita: 3.45h
Totale: 6.45h
Caschetto (eventualmente imbrago e corda)
FrancescoMatteo
Note
Giro molto bello e appagante, non molto conosciuto. Il tratto in cresta è molto divertente e mai troppo pericoloso: probabilmente la difficoltà non supera mai il II grado. Ma bisogna comunque valutare bene la possibilità e la capacità di salirlo. Il caschetto è sicuramente d'obbligo perché salendo si muovono pietre e sassi che potrebbero finire sulle persone sottostanti. Mentre è utile avere corda e imbrago nello zaino per sicurezza.