Descrizione
Escursionismo1° giorno
Arriviamo a Temù e, seguendo le indicazioni per il Rifugio Garibaldi, parcheggiamo nei pressi di Malga Caldea (1584mt), dopo aver percorso qualche km di accidentata strada sterrata, non adatta a tutte le macchine.
Zaino in spalla, proseguiamo sulla strada che poco più avanti diventa asfaltata e molto ripida, fino a raggiungere gli edifici delle dighe.
Costeggiamo in piano il laghetto d'Avio e il lago d'Avio, e appena prima del lago Benedetto, abbandoniamo la strada principale e prendiamo sulla destra il sentiero per il Rifugio Garibaldi, segnalato da un cartello (circa 45 minuti).
Il sentiero sale superando alcune cascatelle fino a una conca chiamata il Pantano d'Avio. (1.30h)
Dopo una piccola sosta, ripartiamo superando un ponticello e iniziando il tratto di sentiero lungo e ripido conosciuto come il Calvario. La vecchia strada militare prende quota in modo rapido, uscendo dal bosco. Finalmente scorgiamo la bella chiesetta degli alpini vicino alla diga del lago Venerocolo e quindi arriviamo al rifugio (poco più di 3.00h dal parcheggio), dove pernottiamo.
2° giorno
Seguiamo il segnavia che poco prima del rifugio indica il Passo del Venerocolo. Il sentiero è tutto su roccia e sempre ben segnato: la prima parte, circa 40 minuti, è camminabile; mentre la seconda parte risulta più scomoda, su grandi massi e con presenza di neve. Arriviamo ai 3136mt del passo in 1.45h. Davanti a noi si estende il fantastico panorama sulla Vedretta del Pisgana.
Indossati i ramponi, risaliamo sulla destra l'evidente cresta, senza difficoltà, che conduce alla Punta del Venerocolo (3324mt), in circa 30 minuti dal passo.
Anche se il cielo è un po' coperto, godiamo della magnifica vista sul ghiacciaio dell'Adamello, e sulle cime del circostanti.
Ritorniamo al rifugio in circa 1.30h e da li giù fino alla macchina in 2.30h.
Scheda tecnica
26/07/2020
Malga Caldea, Temù (BS)
3323mt
EE
(Vai a legenda)1750mt
Salita: 5.30h
Totale: 9.30h
Ramponi
FrancescoMatteo
Note
L'escursione, nonostante la quota elevata, non presenta difficoltà particolari e non necessita di materiale specifico, se non i ramponi nella parte finale in base all'innevamento. Ma rimane un percorso lungo e faticoso che noi abbiamo deciso di compiere in 2 giorni, pernottando all'ottimo Rifugio Garibaldi.