Descrizione
FerrateIl monte Civetta è una delle cime più celebri delle dolomiti e la Ferrata degli Alleghesi è una delle vie attrezzate più famose in tutto l’arco dolomitico.
Punto di partenza della nostra ascensione è il parcheggio situato in località Palafavera (1530mt) appena oltre l’abitato di Val Zoldo, in direzione Passo Staulanza.
Prendiamo il sentiero che conduce verso il Rifugio Coldai (2132mt), inizialmente con una mulattiera che interseca le piste da sci fino a Malga Pioda; poi con un divertente sentiero tra rocce e gli ultimi larici prima della fine della vegetazione arborea. Raggiungiamo il rifugio in circa 1.15h, dove pernottiamo.
Il mattino seguente di buon'ora suona la sveglia, e verso le 5:40 siamo in marcia verso la nostra meta.
Il sentiero inizialmente aggira, con una leggerissima pendenza, il massiccio del Civetta ad est, regalandoci scorci fantastici sull’imminente alba e sul massiccio del Pelmo, che ci accompagna dall’altra parte della Val Zoldana. Giunti in circa un’ora al Schenal del Bec (2300mt), deviano bruscamente a destra fino alla base della rocciosa parete est del Civetta.
Qui inizia la via ferrate, che ottimamente attrezzata, risale la parete rocciosa, alternando traversi, tratti verticali, salite attraverso canalini mai troppo ripidi, fino a raggiungere la cresta a nord della cima.
Con un ultimo sforzo, seguendo il filo di cresta, raggiungiamo la croce di vetta (3220mt, 4.15h dal rifugio).
Il panorama dalla cima ripaga ampiamente lo sforzo appena compiuto per l’ascensione: dalla sommità possiamo ammirare praticamente da nord a sud, da est a ovest, tutti i principali gruppi dolomitici, ben riconoscibili, con in primo piano la poderosa parete sud della Marmolada.
Dopo un lauto spuntino e una meritata pausa, iniziamo la discesa seguendo la via normale, che con un ripido zig-zag ci conduce in 20 minuti al sottostante Rifugio Torrani (2984mt).
Proseguiamo oltre il rifugio, dove inizia il tratto più impegnativo della discesa: la via normale, a dispetto del nome, scende in realtà lungo una parete molto ripida, con molti tratti attrezzati, e diversi punti molto instabili. Dopo circa 2.00h, prestando sempre la massima attenzione, arriviamo alla base della parete e ci tuffiamo nel sottostante ghiaione, dove la traccia in breve interseca il Sentiero Tivan.
Deviamo ora a sinistra per completare l’anello e in circa mezz’ora di piacevole saliscendi, con alla nostra sinistra l’imponente mole della parete est del Civetta, raggiungiamo lo Schenal del Bec.
Proseguiamo ripetendo al contrario il sentiero fatto all’alba fino al Rifugio Coldai, dove reintegriamo energia e minerali consumati con una dissetante birra.
Quindi proseguiamo lungo il sentiero fino a raggiungere in circa un'ora il parcheggio e la macchina in località Palafavera.
Scheda tecnica
22/08/2022
Località Palafavera, Val Zoldo (BL)
3220mt
MD
(Vai a legenda)1700mt
Salita: 5.30h
Totale: 10.00h
(1.15h fino al Rifugio Coldai. 4.15h dal rifugio alla cima)
Scarponi, imbrago, kit ferrata, caschetto
EdoardoStefanoMatteo
Note
Ascensione molto interessante su una cima che merita la fama che la contraddistingue: il Civetta è veramente un massiccio di roccia, con vie di accesso impervie su tutti i versanti. Il panorama dalla cima spazia su buona parte delle incantevoli cime dolomitiche di Veneto e Trentino Alto Adige. La via ferrata degli Allleghesi in realtà non presenta mai grosse difficoltà tecniche o eccessiva esposizione; il cavo è presente infatti anche in alcuni tratto dove probabilmente il sentiero non lo richiederebbe. Nella discesa lungo la normale invece l’attenzione deve essere sempre massima, oltre che per l’esposizione, anche per il fondo molto instabile e insidioso. Nel complesso ascensione che richiede un importante sforzo fisico, da affrontare quindi con il giusto allenamento