Descrizione
AlpinismoDa Toscolano Maderno saliamo fino al piccolo paese di Gaino, lo attraversiamo e proseguiamo seguendo le indicazioni per la Scuderia Castello, la oltrepassiamo e poco dopo parcheggiamo l'auto in uno spiazzo.
Ci incamminiamo lunga la stradina asfaltata e dopo pochi minuti la abbandoniamo girando a sinistra nei pressi di una sbarra. Seguiamo le indicazioni per la palestra di roccia Castello.
In 20' minuti circa raggiungiamo la falesia e, dopo aver consultato il cartello con le varie vie, ci portiamo alla base della cresta, accanto alla via "fessura", proprio alla fine del primo settore della falesia.
Sfruttando un albero alla base della parete allestiamo una sosta per assicurare il primo tiro. Risaliamo i primi metri usando un paio di spit della via alla nostra sinistra. Poi ci riportiamo verso destra assicurandoci con qualche bella clessidra e saliamo gli ultimi facili metri fino a raggiungere una sosta su catena.
Ripartiamo col secondo tiro proteggendoci con qualche spuntone e integrando con un paio di friend. Dopo i primi 10 metri le difficoltà calano e quindi decidiamo di allungare il tiro facendo sosta più in alto su un albero.
Proseguiamo ancora per un paio di tiri lungo l'ampia cresta. Le difficoltà sono ormai contenute e limitate ad alcuni singoli passaggi e risalti. Decidiamo quindi di cambiare assetto e di proseguire per il resto della salita in conserva.
Seguiamo fedelmente i vari bolli sbiaditi che troviamo e, grazie alle indicazioni di alcune frecce, aggiriamo le varianti più difficili della via.
Dopo circa 4.00h raggiungiamo l'anticima, da dove è ben visibile la vicina croce di vetta ed il tratto di cresta orizzontale che dovremo superare per raggiungerla. Passiamo questo tratto inizialmente sul filo di cresta e poi lungo un esposto sentierino sulla sinistra. Infine arrampichiamo gli ultimi metri che ci separano dalla cima.
La giornata è spettacolare, nemmeno una nuvola, e ci troviamo su uno dei migliori balconi per godere della vista sul Lago di Garda.
Riposta l'attrezzatura e dopo un bel pranzetto cominciamo a scendere seguendo il sentiero 221, nella direzione opposta rispetto a quella da dove siamo saliti.
Il primo tratto, attrezzato con cavo metallico, scende abbastanza ripidamente, ed in pochi minuti ci conduce ad un bivio: a sinistra il sentiero prosegue in direzione Navazzo, mentre noi giriamo a destra in direzione Gaino.
Il sentiero scende sempre abbastanza ripido, però è camminabile e in circa 0.45h ci riporta alla sbarra trovata in salita ed in breve alla macchina.
Scheda tecnica
25/03/2023
Gaino (BS)
870mt
AD- (III)
(Vai a legenda)600mt
Salita: 4.30h
Totale: 5.15h
Corda (almeno 30m), imbrago, caschetto, qualche friend, cordini varie misure, rinvii e moschettoni
EdoardoMatteo
Note
L'arrampicata non è mai troppo difficile ed il grip sulla roccia calcarea è ottimo. La via però è lunga ed è tutta da proteggere, a parte un paio di chiodi. Anche le soste sono tutte da allestire, tranne quella alla fine del primo tiro, il più impegnativo. Lungo tutta la via sono presenti numerose clessidre, spuntoni ed alberi da sfruttare per fare sicura nei tratti più ostici. Anche lungo il secondo tratto della via, quello che abbiamo fatto in conserva, è utile proteggere i passaggi più impegnativi. L'attacco della cresta è alla fine del primo settore della falesia, che non si distingue bene dal secondo: consigliamo di prendere i nomi delle vie come riferimento per non sbagliare come capitato a noi. Bellissimo il panorama dalla cima, forse uno dei più belli sul lago. Vista l'esposizione e la quota è una salita che si presta ad essere percorsa durante le mezze stagioni, o anche nelle calde giornate invernali.
Traccia
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