Descrizione
AlpinismoIl monte Cabianca è una cima delle Orobie, alta 2601 metri, situato sullo spartiacque che divide la Val Brembana dalla Val Seriana. Decidiamo di affrontare l’ascensione in invernale salendo dal frequentato canalone nord, partendo da Carona (1200mt).
Lasciata la macchina poco prima della sbarra che chiude l'accesso ai rifugi Calvi e Longo, ci incamminiamo seguendo la strada. La carrareccia, che percorre il fondo della valle da ovest verso est, si presenta fin da subito innevata ed in alcuni tratti ghiacciata, data la sua costante permanenza in ombra durante l'inverno.
Dopo circa un’ora di cammino arriviamo ad un bellissimo pianoro, dove la valle si biforca: a sinistra, quindi a nord, si sale verso il rifugio Longo; noi proseguiamo invece verso destra, quindi a sud, in direzione del Lago di Fregabolgia (1957mt), che raggiungiamo in 2.00h dalla partenza.
Attraversiamo la diga del bacino (in questa stagione praticamente asciutto), davanti a noi si erge il versante nord del monte Cabianca, ben visibile sulla destra il nostro canale. Iniziamo la salita prima attraverso balzi resi morbidi dalla copertura nevosa, fino a raggiungere la base del canale nord, dove calziamo i ramponi. Subito la pendenza aumenta, raggiungendo il suo culmine nella parte finale del canale, appena prima di sbucare sull’ampia sella, da dove, deviando a sinistra, si raggiunge in 10 minuti la vetta (2601mt, 3.45h dalla partenza).
Dalla vetta, molto ampia e innevata, possiamo ammirare una corona di gruppi montuosi, che complice la limpida giornata invernale, sono ben visibili: Adamello ad est, Presolana, Guglielmo e lago d’Iseo, tutto il gruppo del Poris-Cabianca sud, Pizzo tre Signori, Monterosa e 4000 svizzeri a ovest, Disgrazia e Bernina a nord, fino al vicinissimo Pizzo del Diavolo di Tenda.
Dopo spuntino e foto di rito, optiamo per la cresta est come via per la discesa. Il percorso in cresta, piuttosto affilata, è un misto di roccia e neve molto compatta, divertente da percorrere. Dopo circa 15minuti la traccia devia a nord tuffandosi nel ripido versante, dove si ricongiunge con la traccia di salita, appena sopra la diga del lago.
Per la discesa, superato il lago, scegliamo il percorso “estivo”: invece della strada nel fondovalle percorsa durante la salita. Ottima scelta, visto che il sentiero corre lungo il versante della valle, praticamente a mezza costa al di sopra della strada, in un ambiente solitario e reso molto suggestivo dalla neve.
Ci ricongiungiamo con la strada all’altezza di Pagliari, piccolo gruppo di caratteristiche case, incontrato nel salire appena dopo la sbarra, ed in poco siamo alla macchina (3.15h dalla cima).
Scheda tecnica
22/01/2022
Carona (BG)
2601mt
F
(Vai a legenda)1400mt
Salita: 3.45h
Totale: 7.00h
Scarponi, piccozza, ramponi
StefanoEdoardoMatteo
Note
Ascensione invernale nelle Orobie molto gratificante e non difficile, ed anche per questo molto frequentata. La valle attraversata e l’ambiente sono veramente suggestivi, sia in estate che come nel nostro caso in inverno. Dalla cima grandioso panorama, con in primo piano il Diavolo di Tenda, “piccolo Cervino delle Orobie”, che ti chiama ad essere scalato.
Traccia
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